Futura. Lo sport come veicolo di valori sociali

Nel 2000 nasce Futura, associazione sportiva dilettantesca, vista dai soci fondatori come un’opportunità per costruire qualcosa che possa andare oltre l’aggregazione sportiva, già di per sé importante, per divenire occasione di integrazione sociale, di confronto culturale, stimolo allo sviluppo civile della comunità.

  1. L’associazione sportiva, punto di partenza dell’impegno civile.

Promuovere e diffondere lo sport attraverso l’associazione è in sé impegno sociale: perché lo sport infonde, nei giovani che lo praticano, cittadini di domani, i valori fondamentali necessari per garantire la convivenza e la sopravvivenza stessa della società.

Lo sport non è solo svago e divertimento, è una palestra che forgia il fisico, e con il fisico la mente e l’anima dell’uomo e del cittadino.  Per questo l’importanza dello sport va oltre lo sport: strumento attraverso cui la persona si forma, sviluppa capacità e comportamenti utili all’individuo nella sua sfera privata e professionale: disciplina, resistenza, tenacia, determinatezza, orientamento al risultato, senso di responsabilità,…; ma, ancora oltre, sviluppa valori che costituiscono il fondamento imprescindibile della società civile, della vita stessa di uno Stato democratico: lealtà, solidarietà, rispetto reciproco, senso di appartenenza al gruppo, consapevolezza del ruolo proprio e degli altri.

Diffondere l’attività sportiva significa quindi “creare” cittadini sani ed onesti.

  1. I valori sportivi nella vita sociale.

Lo sport però non deve essere un’isola; i suoi valori non devono rimanere circoscritti alla vita sportiva, devono essere esportati con l’esempio e l’impegno in tutti gli ambiti della società civile, da chi lo pratica come da chi lo vive, affinché attecchiscano nuovamente e tornino ad essere patrimonio comune e condiviso, in quanto beni irrinunciabili per una società solida e duratura.  Gli operatori del mondo dello sport devono farsi “portatori sani” di questi ideali, soprattutto in un periodo in cui si sono persi i valori su cui si fonda qualunque comunità e ancor più lo Stato, destinato a scomparire se i suoi cittadini non capiscono che l’interesse individuale deve avere un limite nell’interesse collettivo, e che nel lungo termine l’interesse del singolo è l’interesse comune. Il rispetto reciproco è una condizione di sopravvivenza per tutti. Se, al contrario, il singolo difende i propri interessi a scapito degli interessi altrui, se cerca di sopraffare l’altro, si innesca un circolo vizioso che rischia di sfociare in una vera guerra civile, forse senza armi ma ugualmente letale.

  1. Oltre l’Associazione Sportiva.

Una comunità basata su questi principi è destinata ad autodistruggersi. Prima che sia troppo tardi, occorre invertire la tendenza senza ritorno di questa società sempre più mossa da logiche egoistiche ed interessi personali, occorre riportare nella società civile i principi che ancora si ritrovano nello sport, prima che vadano persi anche in questo spazio ancora abbastanza “incontaminato” delle relazioni umane.

Oggi non basta più essere buoni cittadini. La crisi globale, senza precedenti, impone di non rimandare l’impegno, di partecipare attivamente. Rimanere passivi può significare ritrovarsi in tempi brevi in una società ed in uno Stato di cui non si riconoscono più i valori, consegnare alle generazioni future una vera giungla di cemento, dove vige la legge del più forte e, ancora peggio, del più spregiudicato.

E’ necessario che soprattutto i giovani abbiano consapevolezza della necessità di prendere parte alla vita sociale, per far valere le proprie opinioni e allo stesso tempo saper ascoltare le opinioni degli altri, affrontare insieme i problemi, discuterli e risolverli attraverso il confronto democratico e pacifico.

Per questo Futura, oltre a svolgere attività sportiva, e anzi proprio per il suo tramite, vuole farsi portavoce dei valori in cui crede e impegnarsi attivamente nella loro divulgazione.